Radiografia (
RT): impiego di raggi X o raggi gamma e impressione dell’immagine che ne deriva su una pellicola.
Magnetoscopia (
MPI,
MT): applicazione di un campo magnetico su
materiali ferromagnetici; i difetti presenti sul pezzo producono delle
variazioni delle linee di flusso del campo generato e visualizzabili
per mezzo di polveri speciali.
Liquidi penetranti (
LPI,
PT): applicazione di un liquido che penetra
all’interno dei difetti per capillarità. Il
difetto viene quindi riscontrato visibilmente nel pezzo per
intensificazione del contrasto cromatico nel materiale (il controllo
consente l‘individuazione di discontinuità
sfocianti in superficie).
Ultrasuoni (
UT): il principio si basa sulla
piezoelettricità
(differenza di potenziale elettrostatico generata tra due facce dei
cristalli interni di un solido per effetto di una sollecitazione
meccanica) di alcuni materiali, e consiste nell’analisi della
riflessione e trasmissione di un treno di onde ultrasonore generate
all’interno del componente; a seconda della caretteristiche meccaniche del mezzo
il treno di onde ha un certo tipo di propagazione; un dispositivo di ricezione e
amplificazione provvede quindi a visualizzare su schermo e a registrare il
comportamento di tali onde all’interno del pezzo.
Termografia infrarossa (
IT): analisi dell’emissione termica
nella banda dell’infrarosso da parte di un corpo; la presenza
di un difetto comporta un’alterazione del campo termico.
Correnti indotte (
ET): Analisi delle correnti indotte in un corpo
(conduttore) a seguito dell’accostamento di una sonda che
genera un campo magnetico alternato. Il difetto è visto come un
“disturbo” nella propagazione delle correnti
indotte.
Esame visivo (
VT): è l’analisi più
semplice e più utilizzata, viene condotta a occhio nudo da
un operatore esperto nell’individuazione dei difetti presenti
sul pezzo in esame; tale tecnica viene di consueto utilizzata a
completamento di altri CND.
L'esame visivo può essere ulteriormente raffinato mediante uno strumento detto
endoscopio (
videoscopio), il quale grazie a una piccola videocamera posta alla testa di un cavo, può eseguire l'ispezione e la manutenzione in qualsiasi ambito industriale, professionale o in laboratorio, permettendo di visualizzare le aree danneggiate di materiali, pezzi o macchine). Il videoscopio è dotato inoltre di un'uscita del video, per cui si potrà acquisire le riprese e documentarle in un computer.

Immagine di uno strumento endoscopio utilizzato per ispezioni visive interne ai materiali.
GENERALITÀ SUI CND